Gioite gente, maggio è il mese della masturbazione. Lo so, sconvolgente. “Esiste un mese dedicato all’autoerotismo?? E nessuno me l’ha mai detto??”. Presto, tutti a rimediare!
Mentre vi scaldate le mani e mettete in carica il vostro toy preferito, lasciate che vi illustri numeri, retroscena e miti sul meraviglioso quanto antico gesto di amare se stessi.
Un po’ di storia
La parola masturbazione significa stuprarsi con la mano. Nonostante l’accezione negativa e il fatto che sia rimasta tabù per secoli in gran parte del mondo, era una pratica già largamente diffusa nell’antichità. Il dildo più antico mai rinvenuto è un comodo ed ergonomico modello in pietra levigata che risale a 28mila anni fa. Del resto, secondo alcune religioni (prevalentemente pagane) lo stesso universo sarebbe nato dall’atto di autoerotismo di una qualche divinità. Secondo questa logica, il Big-Bang potrebbe essere quindi il risultato di una mega-sega cosmica… Chapeau.
Gli antichi greci come al solito ci battono alla grande su tutto ciò che è anche solo vagamente sessuale o lascivo: per loro la masturbazione non solo era una cosa naturale e benefica, ma era addirittura incoraggiata. In Occidente e dal 1700 invece, darsi piacere era diventato un tabù, con tanto di mutande di ferro/cinture di castità/ strumenti di tortura di stampo Vittoriano per evitare toccamenti. Siamo sempre stati bravissimi ad auto-mortificarci nel corso dei secoli…

Miti e leggende (da sfatare)
Anche se spero che non occorra dirvelo, lasciate che chiarisca subito: no, masturbarsi non fa diventare ciechi, non fa cadere i denti, non rende sterili.
Sembra un paradosso, ma fino a 50 anni fa queste erano le convinzioni mediche sulla masturbazione. Maschile ovviamente, perché quella femminile non era affatto contemplata. Stava nei manuali di esorcismo, subito dopo la voce “possessione”. Eppure, (signori, tenetevi forte), per quattro donne su 10 la masturbazione è persino meglio del sesso. Del resto noi ‘farfalline’ siamo le uniche ad avere un organo creato e adibito esclusivamente al piacere (che sarebbe la clitoride, anche questo spero di non dovervelo insegnare io): perché non sfruttarlo?
Comunque signori, c’è speranza: a quanto sembra, gran parte degli psicoterapeuti del sesso asseriscono che la partecipazione diretta o passiva (che significa guardare e non toccare) alla masturbazione della propria partner sia uno degli stimoli più piacevoli per l’uomo. Teoria che vale la pena sperimentare sul campo. 😉 Non ringraziatemi.
A proposito di medicina, secondo un trattato del 1712, la masturbazione era una vera e propria malattia che faceva venire l’acne e crescere peli sulle mani. Peccato che sia esattamente il contrario: masturbarsi con regolarità aiuta gli uomini a prevenire il cancro alla prostata (servono circa 5 eiaculazioni a settimana, dicono i medici) e nelle donne allevia lo stress, i dolori cervicali e i crampi da ciclo. Rivediamo il detto ‘Una mela al giorno’?
Una curiosità sulla masturbazione femminile (che, a proposito, ora si chiama klittra, come insegnano le amiche svedesi): non esiste solo la clitoride. Ovvero, alcune donne riescono ad arrivare all’orgasmo sollecitando parti completamente diverse, come i capezzoli o anche solo comprimendo le cosce tra loro. Alcune fortunelle riescono a venire anche solo con l’immaginazione. Tanta, tanta invidia.
Animale a chi??
Se qualcuno vi dirà che masturbarsi non è una cosa naturale, potrete rispondere che anche gli animali lo fanno. Eh già. Nello specifico: le scimmie si masturbano con le mani guardando accoppiamenti altrui, anche di esseri umani (!); i delfini strofinano il pene sul dorso delle testuggini e quelli in cattività si dilettano con i soffioni delle piscine (delfino curioso…); cani, cavalli e asini (di norma, piuttosto ben dotati) utilizzano il proprio ventre come superficie di strofinamento, mentre cagne cavalle, gatte e mucche strofinano i genitali a terra, contro gli albero o altri oggetti, soprattutto durante il calore. Infine, i galli hanno una fervida immaginazione: a volte imitano il coito con una gallina immaginaria, cosa che gli riesce talmente bene che spesso arrivano all’eiaculazione.
I numeri
Diamoci dentro con la statistica per concludere in bellezza (e per toglierci dalla mente l’immagine del gallo): secondo uno studio di un paio di anni fa, il 95% degli uomini pratica la masturbazione, mentra tra le donne la percentuale arriva ‘solo’ all’89%. In coppia, abbiamo il tracollo: solo il 70% delle persone impegnate in una relazione si masturba. Il 53% delle donne usa un vibratore o un sex toy, mentre tra gli uomini solo il 17% si affida a un giocattolo esterno.
Occhio alla privacy, però, perché il 41% degli uomini è stato beccato almeno una volta in flagranza di solitario.
Se vi è improvvisamente venuta voglia di toccarvi, non siete i soli. In questo momento, solo in America, circa 800mila persone si stanno masturbando. Dateci dentro, gente!
5 thoughts on “Di maggio, mese della masturbazione”
Articolo che scivola (mai verbo fu più appropriato) con facilità e simpatia suprema.
Mi piace chi sa giocare con argomenti per cui vi è, spesso, per cultura, chiusura mediocre.
Una mela al giorno…
Fantastica.
G. Bonaccio feat. Stephanie Cooke – What I Need (Kenny Carpenter Soul Edge Mix)
Grazie mille! Distruggere tabù è la mia missione. Subito dopo la pace nel mondo e tutte quelle altre cose carine. E per come la penso, se fossimo una specie di intelligenza superiore passeremmo il nostro tempo libero (e non) a trastullarci, invece che a farci vagonate (ops, scelta lessicale azzardata) di seghe mentali. 😉 Kiss
Mi piace. Mi piace il tuo ingegno capace di sollecitare e solleticare immagini.
Brava Vali.
quanto sono d’accordo!