Dei viaggi osé (o Le mete più porno del mondo)

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Pensavate che fossi andata in vacanza. E invece no. Ero in giro per il mondo a cercare nuove meraviglie maliziose e ‘valiziose’, a scovare l’insolito, lo scabroso, lo scandaloso e il lussurioso tra le tante meraviglie del nostro pianeta. Insomma, anche in vacanza, stiamo lavorando per voi.

Che siate volati dall’altra parte del globo o vi siate accontentati di mettere i piedi a mollo a Lido di Spina in compagnia dei nonni, spero che le vostre vacanze siano state piccanti. O almeno, moderatamente saporite.

In caso contrario, ecco una bella panoramica delle mete più strane, sessualmente parlando, tra statue spinte, musei dell’erotismo, interi palazzi ricoperti di posizioni sessuali e quant’altro. Per stuzzicare la fantasia e magari anche il prossimo viaggio. Chi ha detto che il divertimento è finito con l’estate? Pronti? Partiamo.

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Le meraviglie dell’Italia

La prima, o meglio, le prime tappe di questo viaggio virtuale nelle meraviglie erotiche del mondo parte proprio dalla nostra Italia. Basta guardarsi attorno in una qualsiasi città dello Stivale per rendersi conto di essere circondati da statue senza veli, modelli di bellezza e prestanza fisica, a cominciare dal celeberrimo David, in posa da divo a Firenze. Non ha proprio gli attributi di un porno attore, ma all’epoca andava così: piccolo e in versione viaggio. Tant’è. Molto più malizioso il Nettuno che troneggia sulla fontana a lui dedicata, in pieno centro a Bologna. Pochi sanno che il colosso nasconde un segreto piccante: se guardato di spalle, più precisamente da una mattonella più scura delle altre, davanti alla scalinata della vicina Sala Borsa, possiamo assistere a un vero e proprio ‘miracolo dimensionale’. Diciamo che il Nettuno di Bologna, oltre ad alzare le acqua, sa alzare anche qualcos’altro. Piccolo regalino del dispettoso Giambologna alla Bologna papale e alle suorine che all’epoca occupavano il palazzo dove oggi c’è la biblioteca.

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Il Nettuno di Bologna

Andiamo in Ubria, più precisamente alla Scarzuola. Nella frazione di Montegiove, in provincia di Terni, un ex convento di frati minori è stato acquistato e trasformato in un mondo onirico e surreale dall’architetto e paesaggista Tomaso Buzzi. Tra le sue creazioni che sembrano uscite dal mondo dei sogni (o degli incubi, a seconda), troneggia anche un gigantesco busto di donna con le tette al vento. Con buona pace dei frati.

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Una delle opere della Scarzuola

Spostiamoci un po’ più a sud, dimenticando la miriade di quadri e statue nude della nostra penisola, nonché i lupanari di Pompei con i loro affreschi erotici, per concentrarci su un’altra fontana, talmente scabrosa da essere chiamata la Fontana della Vergogna. In realtà si chiama Fontana Pretoria e si trova in pieno centro a Palermo. Un tripudio di carne bianchissima, donne, uomini, satiri, ninfe e dee che si bagnano nelle acque della fontana, noncuranti delle loro nudità e del pudore altrui. Così si fa.

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La Fontana Pretoria di Palermo, alias Fontana della Vergogna

Europa birichina

E’ il momento di volare all’estero. Rimanendo in Europa, spostiamoci un po’ a ovest per arrivare a Parigi. ignoriamo per un momento le luci rosse del Moulin Rouge e spostiamoci un po’ più avanti sul Boulevard de Clichy. Lì, quasi nascosto tra i tanti negozi di sex toys, c’è il Museo dell’Erotismo, sette piani di dildi, dalla preistoria ai giorni nostri, ammennicoli, marchingegni futuristi, stampe erotiche, vignette, quadri, Kamasutra di ogni dove, dal quasi osé al porno spinto. C’è forse troppa roba ammassata nelle vetrinette, tanto che si fa fatica ad apprezzare l’immensa raccolta. Ma, nondimeno, vale la pena una visita.

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Uno dei sette piani del museo dell’Erotismo di Parigi

Spostiamoci ancora più ad ovest dei Pirenei per approdare in Andalusia, Spagna. A Baeza troviamo il Palacio de Jabalquinto, splendida costruzion del XV secolo, ora sede dell’Università. Fatto costruire dal signore di Jabalquinto, è il simbolo della sua eccentricità. Tanto per cominciare, i blasoni dei casati del marito e quelli della moglie sono posti sulla facciata alla stessa altezza e non su due piani differenti (la donna sempre in basso) come era uso all’epoca. Come se questo non fosse già uno scandalo di proporzioni bibliche, il signore aveva fatto decorare i capitelli delle due colonne principali uno con figure che richiamavano il pene, l’altro con vulve di ogni dimensione e forma. Chapeau.

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Il palazzo di Jabalquinto a Baeza, Andalusia
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La statua di Belle

Andiamo ora verso nord, ad Amsterdam. In una città così liberale e libertina non dobbiamo stupirci di trovare un monumento dedicato alle sex workers. Si chiama affettuosamente ‘Belle’ e si trova nella piazza Oudekerksplein (chi riesce a pronunciarla è bravo), dove si affacciano molte delle vetrine da cui escort e prostitute espongono i propri servizi. Piccola nota: nonostante la targa sotto la statua reciti “Rispettate le sex workers di tutto il mondo”, l’amministrazione della città sta facendo di tutto per far sloggiare le prostitute dalla piazza, per sostituire le loro vetrine con ristoranti e negozi. Belle potrebbe rimanere la sola a esercitare in zona.

Oriente a luci rosse

E ora, virata verso est, verso la patria del Kamasutra: l’India. Questa nazione ha preso davvero sul serio il concetto di benessere e piacere sotto le coperte. Non solo ha scritto un intero libro a riguardo, che ha superato i secoli per arrivare fino a noi, ma ha pensato bene di imprimere bene il concetto su un materiale ancora più duro e duraturo: la pietra. Ecco quindi che per un ripasso veloce delle centinaia di posizioni e combinazioni sessuali possibili, basta volare fino a Madhya Pradesh, per ammirare le facciate del Tempio del Sesso di Khajuharo. Qui potete vedere alcuni scatti, per farvi un’idea. Qualche variante si può trovare anche al Tempio del Sole di Konark e probabilmente in tantissimi altri monumenti indiani. Dite pure addio al Missionario. Varietà gente, varietà!

Ancora più a est, in Cina, troviamo invece la signora più palpeggiata dell’intero continente. Si tratta di Yang Guifei, una delle quattro bellezze della cina e consorte dell’imperatore, raffigurata in una statua al Huaqing Hot Spring in Shanxi. Queste terme sono diventate famose quasi più grazie a lei che ai benefici delle proprie acque: i clienti sono ormai talmente abituati a toccarle il seno procace, da far andare su tutte le furie i gestori della struttura, scandalizzati. Un po’ come avviene con la statua di Giulietta a Verona. O con tutte le statue di donne con una tetta in bella mostra.

Tourists Condemned For Fondling Statue
La bella Yang Guifei

E voi? Quali strani luoghi di perdizione e piacere avete visitato nella vostra estate?

 

 

 

 

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