Il mio tesssoro: il vibratore crea dipendenza?

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“Ma davvero usi sempre il vibratore? Ma non dà dipendenza?”

“Guarda che poi non vieni più in modo normale

“Ma se usi quei giochini lì poi il tuo ragazzo/marito/compagno cosa ci sta a fare?”

“Tutte quelle vibrazioni sono troppo forti… vuoi mettere il contatto umano?”

“Se usi un vibratore vuol dire che lui non è bravo a letto…”

Ok, momento sincerità: quante volte avete sentito (o anche solo pensato) almeno una di queste domande?

Perchè purtroppo, come ogni cosa legata al piacere femminile, anche i vibratori si portano dietro montagne di pregiudizi, sensi di colpa e di inadeguatezza.

Inzomma, #maiunagioia. O meglio, #maiunorgasmo.

In pole position c’è la credenza che usare un vibratore troppo spesso (che poi, come quantifichiamo il “troppo spesso”?) “rovini” la donna, impedendole di provare piacere in modo “normale”, ovvero con il rapporto pene-in-vagina. In questa unica frase ci sono così tante cavolate, che ho già mal di testa. Procediamo a smontare questo ammasso di stupidaggini  per gradi, perchè sennò urlo.

 

Il vibratore non crea dipendenza (ma…)

L’uso del vibratore, oltre a portare a un miglioramento della vita sessuale sia tra gli uomini che tra le donne, è direttamente collegato a una maggiore intensità dell’orgasmo, in particolare quello femminile, e persino al raggiungimento di orgasmi multipli.

Non si diventa dipendenti da un vibratore, al massimo si può essere sesso-dipendenti (con o senza vibratore), ma questo è un problemino che va risolto con un bravo psocologo, piuttosto che con il gettare via ogni giochino vibrante.

Ma c’è un ma: non si diventa dipendenti da un vibratore, ma ci si può abituare a un vibratore. La sfumatura è sottile, ma c’è… e si sente.

Il nostro corpo, i nostri nervi e i muscoli, hanno buona memoria e sono particolarmente affezionati alla routine. E’ il motivo per cui bisogna variare la dieta, il tipo e la frequenza di allenamento e così via. Se ci masturbiamo (o arriviamo all’orgasmo) sempre allo stesso modo, con i stessi gesti, lo stesso tipo di stimolazione e le stesse posizioni, i nostri genitali (incluso il cervello, che è l’organo sessuale più attivo) tenderanno ad “adagiarsi sugli allori” e a riconoscere quella combinazione di stimoli/posizioni/fantasie come preferenziale per raggiungere l’orgasmo.

Se nell’equazione infiliamo un vibratore ecco che si viene a creare una situazione che può essere (erroneamente) interpretata come una dipendenza da vibrazione. Si può ribaltare la routine? Sì, ma con fatica e tanto tempo. Chi di noi ha fatto o sta facendo una dieta lo sa bene: se siamo abituati a mangiare sempre le stesse cose, sarà più difficile cambiare e instaurare nuove routine più salutari. E’ difficile rinunciare al piatto di pasta se da vent’anni lo mangiamo ogni singolo giorno.

Stessa cosa vale per la masturbazione (e il sesso in generale): cambiare è bello, ma anche faticoso, perchè non otterremo subito dal nostro corpo la stessa prorompente risposta ai gesti consueti. Serve costanza e tempo, e sicuramente tanta frustrazione nel mentre, perché la voglia di tornare ai buoni vecchi metodi sarà tanta, non ve lo nascondo.

C’è però un’altra cosa da sottolineare: se per riuscire ad arrivare all’orgasmo abbiamo bisogno di un vibratore, non abbiamo nessun motivo di vergognarci, né di sentirci inadeguate o “rotte”. Se a livello fisico e fisiologico stiamo bene, aver bisogno di vibrazioni per venire non è affatto una mancanza. Quoto una frase per me azzeccatissima di Carlyle Jensen, autrice di numerosi libri sulla masturbazione: “Alcuni di noi hanno bisogno degli occhiali per vedere, altri della calcolatrice per fare i conti e alcune non possono fare a meno del vibratore per avere un orgasmo”.

Quindi, se volete “staccare” un attimo dal vostro amico elettrico per cambiare e sperimentare modi nuovi di godere, ben venga. Ma se il cambiamento è dettato dal senso di colpa o dalla sensazione di essere “sbagliate/i” a livello fisico o mentale, fermatevi un attimo per analizzare con serenità e sincerità le vostre emozioni e motivazioni. Perché non è giusto autoinfliggersi questa tortura per colpa dei pregiudizi altrui o della società.

Un oggetto non sostituisce una persona

Altro preconcetto assurdo, forse leggermente fomentato dall’attaccamento morboso di Charlotte per il suo sex toy rabbit in Sex and The City. Un vibratore, per quanto valido e iunfallibile nel portarci all’orgasmo, non sostituirà mai una persona in carne ed ossa, che parla, respira, ci tocca e condivide con noi un percorso affettivo o anche solo una bella botta da una notte e via.

Vi tranquillizzo subito: non c’è alcuna invasione delle macchine in corso. Così come i robot non ci hanno sostituito nelle mansioni dove è richiesta una qualche interazione umana, i sex toys  (persino le sempre più sofisticate sex dolls) non sostituiranno mai un partner vivente. Checché ne dicano i nerd e i complottisti.

Vibrare… in coppia

Sembra assurdo, ma c’è davvero chi crede che solo le persone tristi e senza partner possano utilizzare un sex toy per masturbarsi. News flash: non è così. Nonostante alcuni shop continuino a considerare solo alcuni sex toys indossabili come “sex toys di coppia”, tutti i sex toys possono essere di coppia!

Non è fantastico?

Ma c’è un problema: alcuni uomini mettono in dubbio la propria “virilità” se la compagna usa un vibratore durante un rapporto. Lo so, l’ego maschile è una cosina tenera e fragile. Peccato che poi di solito tocchi alla donna sorbirsi vagonate di sensi di colpa, e magari a rinunciare anche all’orgasmo o al vibratore.

Giammai!

Non c’è motivo di bandire i sex toys e i vibratori dalla camera matrimoniale (o quel che è). Intanto, come abbiamo detto prima, alcune donne hanno bisogno di un vibratore per venire: cosa facciamo, le lasciamo sempre a bocca asciutta? Non mi pare molto carino…

In secondo luogo, i sex toys non solo non rovinano il rapporto di coppia coppia, ma possono aiutare a ravvivarlo, facendo scoprire nuove pratiche/posizioni/fantasie e chi più ne ha più ne metta. Oltretutto esistono sex toys anche per lui (massaggiatori prostatici, anyone? Ma anche cock ring, plug, masturbatori, dildo per il pegging… Posso andare avanti fino a domani), che una volta superati i preconcetti che vi ho appena elencato e smontato pezzo per pezzo, possono rivelarsi interessanti mezzi per raggiungere nuove vette del piacere. Insieme alla/al partner, perché come abbiamo detto, aggiungendo un sex toy alla coppia il godimento non si divide: si moltiplica.

 

 

 

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