La recensione di Wild Rabbit di Nomi Tang

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Wild Rabbit, anche i conigli nel loro piccolo si scatenano

Ci sono sex toys i cui nomi ci fanno accapponare la pelle (un’esempio su tutti? Womanizer. Brr…). Altre volte, invece, sono piuttosto azzeccati. E’ questo il caso del vibratore Wild Rabbit, tra le ultime creazioni di Nomi Tang, che mi è stato inviato dallo stesso marchio per un’onesta recensione. Avevo da tempo puntato lo sguardo su questa linea di prodotti dalle linee molto eleganti e che promettevano vibrazioni potenti. In attesa di poter mettere le mani su un altro loro modello “Better than chocolate” (altro nome interessante, tutto da verificare), ho potuto verificare che sì, Wild Rabbit mantiene le promesse: questo coniglietto ha potenza da vendere, e non ha paura di scatenarla per fare felici tutte le vulve (ma non solo).

Ma entriamo nei dettagli, con la recensione di Wild Rabbit.

Wild-Rabbit-recensione-copertina

Wild Rabbit, le caratteristiche

Wild Rabbit è un vibratore “rabbit”, appunto, ovvero a doppia stimolazione, interna ed esterna. Diversamente da molti suoi simili, questo modello è dotato di tre motori, uno nel braccio corto e ben due in quello inseribile.

Ve lo dico subito: i tre motori si sentono, eccome.

Ma torniamo a noi: Wild Rabbit è rivestito di morbido e liscio silicone, è lungo circa 21 cemtimetri, di cui 11 inseribili, per un diametro massimo di circa 3 cm e mezzo nel punto più largo e bulboso.

Entrambi i bracci presentano una scanalatura centrale che a prima vista può sembrare illogica (per stimolare la clitoride o l’interno della vagina è meglio qualcosa che protrude verso l’esterno, piuttosto che una “fossetta” nella superficie di un toy), ma in realtà genera sensazioni interessanti con il toy in movimento, soprattutto per quanto riguarda il braccio interno.

Wild Rabbit è dotato di un unico pulsante per accendere e spegnere i tre motori, nonché attivare il Travel Lock (tenendolo premuto per 5 secondi).

Wild-Rabbit-recensione-impugnaturaUn’altra caratteristica innovativa è la tecnologia iTouch per incrementare l’intensità di vibrazione. Se da un lato sembra un tocco tecnologicamente avanzato, nei fatti non è una caratteristica così azzeccata. Mi spiego meglio: la striscia touch è così sensibile, che basta sfiorarla per cambiare l’intensità di vibrazione, quindi è molto facile modificare il seting per sbaglio. La cosa rischia di farsi frustrante, soprattutto se come me avete bisogno di una stimolazione continua e sabile per venire. Oltretutto, se di mezzo c’è anche del lubrificante (e dovrebbe sempre esserci), il tutto può diventare davvero complicato.

C’è però da dire che tra il livello minimo e quello massimo di vibrazione non c’è così tanta differenza, quindi il disagio è tutto sommato superabile. Inoltre, per fortuna, è possibile “bloccare” l’intensità di vibrazione prescelta, proprio per evitare questo problema. Insomma, sembra quasi che da Nomi Tang abbiano voluto fare gli “sboroni” con questo iTouch, senza però rendere questo balzo in avanti tecnologico del tutto funzionale.

L‘impugnatura con l’occhiello, che assomiglia molto a quella di Fun Factory, è invece un tocco in più molto gradito, che aiuta a non farsi venire il tunnel carpale a ogni masturbazione.

Un vibratore rabbit versatile, oltre che Wild

I vibratori rabbit sono sex toys “difficili” nel senso che devono adattarsi alla nostra anatomia per funzionare a dovere: un braccio troppo corto, che spinge troppo sulla clitoride o troppo poco, ma anche una parte inseribile troppo grande o un manico disegnato male possono fare una differenza abissale e persino rendere impossibile l’orgasmo. Per questo li considero sex toys “avanzati”, ovvero per persone che conoscono bene il proprio corpo e sanno cosa cercare in termini di misure, vibrazioni e pressione esercitata.

Detto ciò, Wild Rabbit mi è sembrato un rabbit versatile e adatto (con riserva) anche ai beginners. Questo perché entrambi i bracci sono piuttosto flessibili, senza che questa caratteristica diminuisca la vibrazione nè la pressione del braccio corto sulla clitoride, che è di fatto modulabile con un movimento di polso. Quando è inserito il sex toys si adatta piuttosto bene alle forme del corpo e basta inclinarlo in avanti o in indietro per incrementare o diminuire la pressione del braccio corto sulla clitoride. Niente male, davvero niente male.

Soprattutto se abbiniamo questo superpotere a un triplo motore che fa tremare la terra…

 

Il ruggito del coniglio: le vibrazioni di Wild Rabbit

Lo ripeto: tre motori. TRE. In quanto a potenza Wild Rabbit non è secondo a nessuno. Non solo: la vibrazione è decisamente “rubly” e profonda (yay!) e ha ben 10 pattern diversi, quasi tutte molto interessanti. A me piacciono particolarmente i pattern ad onda, che in questo caso sono presenti con ben 7 varianti, con vibrazione alternata tra il braccio grande e quello piccolo. C’è persino un pattern “a canone”, con i tre motori che sembrano inseguirsi sinuosamente, diventando l’uno l’eco dell’altro… fino a che nella stanza non rieccheggiano le mie urla.

Come molti vibratori rabbit, la vibrazione del braccio corto ed esterno, viste le dimensioni minori del motore, tende a diventare più “buzzy” al crescere dell’intensità, ma basta mantenere l’intensità su un livello medio (che in questo caso è più che sufficiente, anche per una power-queen come me) per avere una vibrazione praticamente perfetta. A completare l’opera, ci penserà il doppio motore del braccio inseribile…

Wild-Rabbit-recensione-confezione

E’ adatto

  • a chi conosce bene il proprio corpo e sa cosa cercare
  • a chi ama le vibrazioni potenti e profonde
  • a chi cerca un rabbit versatile e potente

 

Non è adatto

  • a chi preferisce vibrazioni delicate
  • ai “neofiti” dei sex toys
  • a chi ha bisogno di molta pressione sulla clitoride

 

Rissumendo

Wild Rabbit di Nomi Tang è un rabbit molto potente, ma allo stesso tempo piuttosto versatile. La sua forma è confortevole, così come la maniglia con l’occhiello. Il conrollo iTouch per l’intensità e il bottone principale un po’ troppo delicato, invece, gli fa perdere qualche punto in usabilità. In ogni caso, do a Wild Rabbit di Nomi Tang un meritatissimo 8,5.

 

 

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