Sexy & green: come fare sesso… ecocompatibile

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Compriamo equo-solidale, facciamo la spesa solo ai mercati a chilometro zero, limitiamo gli imballaggi di plastica e gli articoli monouso, oppure siamo vegane e quindi adios a tutto ciò che ha origine animale. Le scelte quotidiane per vivere rispettando la Natura, in tutte le sue declinazioni, possono essere tante, ma vete mai pensato a come rendere più green anche la camera da letto?

Può sembrare strano, ma ben pochi oggetti dedicati al piacere sono prodotti pensando all’ecocompatibilità. Negli ultimi anni però, anche grazie alla nascita di nuovi stili di vita che pensano al pianeta o a salvaguardare gli animali, sono stati fatti notevoli passi avanti. Vediamo allora quattro semplici modi per far godere noi stesse… e anche la natura!

 

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Preservativi vegani: protezione per tutti (anche gli animali)

Sono ormai tanti i marchi di preservativi con un occhio di riguardo per i vegani. Infatti non tutti sanno che uno degli ingredienti dei tradizionali condom in lattice è la caseina, sostanza di chiara origine animale. I preservativi vegani invece sono realizzati con proteine vegetali, garantendo massima protezione e sicurezza per chi li usa senza disturbare alcuna mucca o altra creatura vivente. Si tratta pur sempre di preservativi, usa e getta per definizione, ma finalmente possiamo proteggerci dalle malattie sessualmente trasmissibili proteggendo, al tempo stesso, anche gli animali. Ecco dunque alcuni marchi e linee di riferimento per un acquisto cruelty-freeGlyde, Fairsquared, Pasante, Esp -Enjoyable Safe Pleasure, MySize,  Einhorn (che ha come simbolo un unicorno, tanto per capirci).

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Due lubrificanti “green”: Defense di Intimate Organics e Natural Love di System Jo

Creme e lubrificanti che pensano alla Natura

Ve lo dico subito: è difficile trovare lubrificanti che non abbiano, anche se in minima parte, ingredienti sintetici. E non mettetevi a fare le brave massaie, creando chissà quale intruglio casalingo, perché nella vagina (o nell’anno in egual misura) non va mai, e ripeto MAI, inserito del cibo. Tra i lubrificanti in commercio però ce ne sono parecchi che hanno un occhio di riguardo per ingredienti organici e tengono alla larga parabeni o petrolati. Chiaramente stiamo parlando di lubrificanti a base d’acqua perché quelli siliconici contengono (appunto) siliconi. Che non sono tossici, ma se non amate il genere o siete particolarmente sensibili è meglio evitare (siete maliziose ma confuse? Qui trovate una guida completa ai lubrificanti).

Tra i lubrificanti più “green” troviamo dunque marchi come Bio Glide, i Kissable di Shunga (creme commestibili, disponibili in vari sapori e a prova di Vegane Maliziose), la linea Natural Love di System Jo, e dulcis in fundo Defense – Natural Earth di Intimate Organics (che io personalmente adoro). Veniamo alle note dolenti per le ecologiste più convinte: praticamente tutti i lubrificanti in commercio sono contenuti in flaconi di plastica, quindi dal punto di vista dello smaltimento dei vuoti non abbiamo fatto grandi passi avanti. L’unico lubrificante che conosco ad essere venduto in una boccetta di vetro è Uber Lube, ma oltre ad essere costoso non viene spedito al di fuori degli Stati Uniti.

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Gaia di Blush, il primo vibratore biodegradabile

Sex toys: ecologico è possibile

Iniziamo con le brutte notizie: quando si tratta di sex toys difficilmente “ecologico” fa rima con “sicuro per il corpo”. Per essere davvero sicuro un dildo o un vibratore non deve essere poroso, ed è difficile trovare materiali naturali o che non derivino da lavorazioni complesse che rispondano a queste caratteristiche. La buona notizia, però, è che sono stati fatti notevoli passi avanti nella direzione di un’industria di sex toys più consapevole e in linea con i bisogni del nostro pianeta (oltre che degli esseri umani maliziosi). Lo può testimoniare Gaia di Blush, il primo sex toys biodegradabile mai creato (se vi siete perse la mia recensione, la trovate qui). Anche se è fatto di bioplastica, sicura per il corpo e per la Natura, per vibrare ha bisogno comunque di un motore e di parti elettroniche, che andranno comunque smaltite. Indubbiamente però Gaia è unico nel suo genere e fa ben sperare per il futuro.

Un’altra linea di sex toys da tenere d’occhio è Leaf: i suoi sex toys guardano alla natura, ma non solo per le forme. Questi vibratori che sembrano piantine, pur essendo realizzati in silicone, arrivano impacchettati in confezioni fatte cartone riciclato e biodegradabile; l’astuccio morbido del sex toy è invece realizzato con canapa non trattata. Dettagli che denotano una grande sensibilità verso il tema del riciclo e della filosofia di vita zero-spreco.

Veniamo poi a due tipi di sex toys che più naturali non si può: stiamo parlando dei dildo realizzati con il legno e quelli in pietra trattata. Altro che Pollice verde… 😛 Spesso sono vere e proprie opere d’arte, dal gusto molto minimalista (i dildo in pietra starebbero bene in un giardino zen) ma anche artistico. Basta dare un’occhiata alle creazioni in legno di marchi come l’italianissima Silvia Picari, Idée du Désir e Nob Essence. Attenzione però: entrambi i materiali per essere davvero sicuri per il corpo, hanno subito trattamenti specifici. Spero di non dovervelo dire io, ma non è saggio usare sassi o bastoncini raccolti in giro come sex toys. Va bene amare la Natura, ma non al punto di farsi male o di beccarsi qualche infezione!

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La coppetta SiBell, tra le più morbide in commercio

Mestruazioni: anche i giorni rossi diventano green

Ho già parlato abbondantemente delle coppette mestruali: per le tante donne che hanno fatto questa scelta, sono una soluzione pratica ed ecologica per salutare definitivamente gli assorbenti usa e getta. Assieme ai pannolini, gli assorbenti sono infatti tra i prodotti più inquinanti in assoluto, messi all’indice persino dall’Unione Europea. Lo so che siete già lì a chiedervi: “Sì, ma che dobbiamo fare, tornare alle pezzuole di stoffa delle nonne?”. No care, non occorre fare passi indietro, ma prendere ispirazione dal passato, reinventandolo in modo innovativo per pensare al nostro futuro e a quello dei nostri (eventuali) figli. Gli assorbenti lavabili si sono evoluti rispetto al secolo scorso, e molte donne grazie a strumenti come la coppetta mestruale hanno risolto anche inconvenienti fisici (irritazioni, cambi frequenti etc.) ed economici (la coppetta costa molto, ma molto meno di un pacco o due di assorbenti al mese per un anno intero). Sono nati veri e propri marchi con l’obiettivo di rendere le mestruazioni più green, come ad esempio Sustain Natural, che offre tamponi fatti 100% in cotone naturale, ma anche salviette biodegradabili e condom.

 

 

 

 

 

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